Mi chiamo Loretta Menegon
Sono laureata in Lingue e Letterature Straniere e fino al 2020 ho insegnato lingua e civiltà tedesca nella scuola superiore statale. Appassionata di letteratura, mi sono avvicinata alla poesia negli anni dell’Università, periodo a cui risalgono le mie prime composizioni. Nel 1996 viene pubblicata la mia prima raccolta di liriche: “Lampi d’autunno”, per le Edizioni del Leone, con introduzione del poeta e critico Paolo Ruffilli.
Tre anni dopo, nel 1999, esce la mia seconda raccolta, sempre per le Edizioni del Leone: “Neppure un lamento”, con introduzione del giornalista e saggista romano Giuseppe Selvaggi. Le due opere poetiche vengono presentate alla Loggia dei Grani, all’auditorium Bachelet, al Teatro Nuovo di Villa Pisani, con l’interpretazione dell’attore Sandro Buzzatti, a Montebelluna, a Villa Benzi Zecchini a Caerano di S. Marco, all’auditorium di S. Martino di Castrozza, alla rubrica culturale del network Cinquestelle a Roma, a RadioRai.
Negli anni successivi ho alternato interventi sulla poesia nelle scuole superiori montebellunesi a produzioni in prosa, scrivendo per “Antologia Montelliana”, Editore Danilo Zanetti, due racconti: “L’incontro”, pubblicato nel 2004, e “Marta”, nel 2005. Nel frattempo ho lavorato alla mia terza raccolta poetica: “Bivacco notturno”, data alle stampe nel 2008, Editore Rubbettino, con introduzione dello scrittore e saggista Giuseppe Neri. Della mia opera hanno scritto tra gli altri Paolo Ruffilli, Giuseppe Selvaggi, Giuseppe Neri, Giorgio Barbéri Squarotti, Mario Rigoni Stern, Vincenzo Di Lascia, Carmelo Depetro.
Del 2008 è “Canto per il Vajont”, Zanetti editore, testo riedito nel 2013, che prende spunto dalla vicenda dei Caeranesi per esprimere un dolore universale, un dolore che accomuna le duemila vittime e le migliaia e migliaia di parenti, tanti emigrati all’estero, tanti residenti in altri paesi, che la mattina dopo quel 9 ottobre iniziano il triste pellegrinaggio alla ricerca di un corpo da riportare a casa, da ricordare con una lapide, un dolore ancora vivo dopo 45 anni e che mi ha fatto scrivere nella strofe XI:
“Pietà, pietà, fermate il dolore che / non sa parlare, l’occhio che / non vuol vedere.”. E ancora nella strofe XV: “Placa o tempo, / placa il dolore degli occhi, / ché il biancore dei capelli / possa ancora cullare / dorati ricci di tenero incanto / alla calda luce / del meriggio”.
“Versi toccanti” li ha definiti il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

A maggio 2015 ho pubblicato (parte poetica), in collaborazione con Don Giorgio Morlin (parte storica), il libro “I sentieri fioriti della memoria”, DBS edizioni; un testo storico sulla lotta partigiana in un microcosmo costituito da un piccolo paese dal 1940 al 1945 commentato con mie liriche che fanno emergere l’universalità anche di accadimenti marginali rispetto ai grandi eventi.
Nel 2015 a Nervesa della Battaglia sono stati lette alcune parti poetiche inedite tratte da “Lettere dall’Ignoto”, interpretate da Fabio Testi e Savina Confaloni con l’Orchestra Filarmonia Veneta, diretta da Stefano Romani e direzione artistica di Francesco Lopergolo in occasione dell’apertura delle celebrazioni per il Centenario della Grande Guerra.
Dall’opera è stata tratta una rielaborazione teatrale da parte della compagnia Nerval teatro a “Opera festival di Bassano del Grappa”.
A giugno 2015 ho pubblicato il testo poetico “Lettere dall’Ignoto”, Piazza Editore, da cui è stato tratto lo .spettacolo teatrale “Squarci dall’Ignoto” a Bassano Opera Festival.
Ad agosto 2015 ho partecipato alla rassegna incontri con l’autore“Una montagna di libri” a Cortina, presentando il libro “Canto per il Vajont”.
A luglio 2023 ho pubblicato il testo poetico: “Sento svelarsi la notte”, Piazza Editore.
A febbraio 2025 ho pubblicato “Rivisitazione poetica della Passione di Gesù” Piazza Editore.
A febbraio 2025 ho pubblicato “I figli delle pietre”, Piazza Editore.