Treviso 16 marzo 2016
Anteprima di Carta Carbone con gli autori Bidoia, Cellotto e Menegon
Tre poeti conversano di guerra e pace
Poesia e solidarietà a tre voci – Nicoletta Bidoia, Alberto Cellotto, Loretta Menegon- nell’evento “Uno punto tre. Nella demenza che non sa impazzire”, sabato alle 20.45 nella Sala Luigi Di Francia a Treviso (via Roggia 12). L’evento, a cura di Paola Bellin, è un anteprima di Carta Carbone Festival 2016 in occasione della Giornata mondiale della Poesia.
Obiettivo: coinvolgere il pubblico in una riflessione sulle tragedie individuali e collettive delle guerre. Bidoia, Cellotto e Menegon sono tre poeti trevigiani che converseranno sulle loro opere tra esistenzialismo e realtà di un passato non ancora “passato”.
La solita storia è una poesia dalla raccolta Come i coralli di Bidoia, che parla della prigionia del nonno, un dramma condiviso dai tanti che spiavano la vita dalla feritoia di un vagone di bestiame vivendo con sofferenza la Storia “sul proprio corpo”. Cellotto presenterà invece il suo poemetto Nella demenza che non sa impazzire, componimento in sestine che porta, attraverso metafore e similitudini, a ripercorrere l’asta fluviale del Piave tra Salettuol e Candelù di Maserada, un tempo terreno di conflitto.
Infine si ascolterà una selezione di poesie da Lettere dall’ignoto di Menegon, autrice di un carteggio poetico tra una madre e un figlio soldato, che tocca la dimensione universale del rapporto tra uomo, affetti e natura.
Poesie accompagnate dalle improvvisazioni sonore alle percussioni del jazzista Lucio Bonaldo. Inoltre partecipano due studenti del laboratorio teatrale del liceo Da Vinci di Treviso, Emily Pravato e Tommaso Zambon, che dialogano su “Libertà. Per un lamento civile” di Paola Bellin, testo ispirato alla drammatica realtà del conflitto israelo-palestinese.
